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domenica 14 gennaio 2018

Pere al cioccolato in sfoglia.



Questa domenica vi propongo un dessert: delle pere cotte in un vino aromatico e avvolte nella pasta sfoglia, che nascondono un segreto: un morbido cuore di cioccolato amaro..mangiatele calde, facendovi abbracciare dalla voce del Re!

Ingredienti:

  • 2 pere non troppo mature
  • 1 rotolo di pasta sfoglia
  • 2 bicchieri d'acqua
  • 2 cucchiai di zucchero
  • 1 cucchiaio di cannella
  • 1 cucchiaio di chiodi di garofano
  • 2 cucchiai di miele
  • 2 bicchieri di vino rosso
  • Mezza tavoletta di cioccolato amaro
  • 1 uovo
Sbucciate le pere lasciando il picciuolo e scavatene il fondo fino ad arrivare alla metà, facendo attenzione a non romperle. Preparate il vino aromatico: mettete sul fuoco una pentola con i 2 bicchieri d'acqua, lo zucchero, la cannella, i chiodi di garofano, il miele e i due bicchieri di vino ed immergetevi le pere. Portate ad ebollizione e lasciate cuocere le pere fino a che non risultino morbide al contatto con la forchetta. Toglietele dal fuoco e lasciarele raffreddare. Riducete la mezza tavoletta di cioccolato in piccoli pezzi con un batticarne, stendente la sfoglia e con un coppapasta realizzate due cerchi. Con un coltello tagliate la pasta rimasta in strisce larghe almeno 2 cm. Accendete il forno a 180 gradi. Riempite le pere con il cioccolato, usate la sfoglia tonda per chiudere il fondo e avvolgetele con le strisce di sfoglia. Adagiatele in piedi su una lacca da forno e spennellatele con l'uovo sbattuto. Infornate per 15 min..devono diventare color caramello. Servite calde..

Song: "Trying To Get To You" Elvis Presley

12 brani per una durata di 28 minuti e 3 secondi : il big bang del ventesimo secolo. È inutile immaginare come sarebbe stato il mondo senza Presley. La sua influenza è incalcolabile e tutto è iniziato con questo album.  Siamo nel 1956  e per la RCA era giunto il momento di commercializzare correttamente il nuovo suono di un ragazzo bianco che cantava musica nera. Il manager di Elvis,  il “Colonnello Parker", strappa alla casa discografica un contratto da 35mila dollari, la somma più alta  mai stata pagata, fino a quel momento, per un singolo artista. Elvis doveva ancora avere un successo a livello nazionale eppure Steve Scholes della RCA sapeva che doveva colpire mentre il ferro era caldo e per questo motivo ha messo in campo la crema dei musicisti dell’etichetta per suonare questi pezzi:  Scotty Moore alla chitarra elettrica, Floyd Cramer e Shorty Long al piano, Chet Atkins alla chitarra acustica,  Bill Black al basso, D.J. Fontana alla batteria, Johnny Bernero alla batteria, Gordon Stocker, Ben Speer e Brock Speer ai cori e ovviamente Elvis Presley alla voce, alla chitarra acustica e al piano. La spigliata leggerezza del rockabilly dell'era della Sun ha lasciato il posto a qualcosa di più crudo e ricco, a un suono più grande e brillante. La sicurezza giocosa della voce di Elvis in questo album è sorprendente, così come singhiozza e grida su tutti i ritmi honky-tonk e boogie. Adattando spudoratamente i successi rock and roll dei suoi contemporanei che si moltiplicano rapidamente, afferra ogni canzone per il collo e ne fa la propria, aggredendo melodie e ritmi con un gusto che lascia gli originali all'ombra.Il bongo sulla lugubre Blue Moon è in realtà Elvis che batte irrequieto il ritmo sul corpo della sua chitarra. Il disonesto, atmosferico Money Honey chiude un album maturo con la sensualità di Presley. Sovraccaricato di idee  l'album è come un'istantanea sonora dell'esplosione adolescenziale degli anni Cinquanta. Le tracce sembrano alternarsi tra skiffle rock-n-roll e tenere canzoni d'amore, ed Elvis era più che capace di entrambi. Le canzoni più veloci ("Blue Suede Shoes", "Just Because", "I Gotta Woman") sono ancora divertenti da ascoltare e al diavolo con tutti quelli che dicono che suonano datati. Mentre le ballate rendevano un'intera generazione di ragazze sessualmente consapevoli in anticipo rispetto al programma che i loro genitori avevano in mente. "Elvis Presley," che ha ottenuto sia l'oro che il platino dalla sua uscita del 23 marzo 1956, presenta una delle copertine degli album più iconiche di tutti i tempi. La famosa foto è stata scattata da V.”Red” Robertson mentre Elvis e la sua band si esibivano a Tampa, in Florida, il 31 luglio 1955. Molti altri musicisti hanno creato le loro versioni di questa copertina, come l'album del 1979 di The Clash "London Calling", che presenta il titolo nelle lettere rosa e verde mentre  Paul Simonon frantuma sul palco al Palladio di New York il suo basso. Insomma , se ancora non lo avete è arrivato il momento di rimediare perchè questo è uno degli album fondamentali per ogni collezione che si rispetti!

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