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domenica 30 luglio 2017

Escalivada.



E' un piatto veloce, che si  puo fare senza perdere molto tempo, mentre si sta facendo altro. Infatti le verdure devono stare in forno per quasi un'oretta e una volta tolte si  deve solo condirle. Questo piatto è tipicamente estivo, ma può essere fatto in tutte le stagioni e viene dalla Spagna  più precisamente è tipico della cucina catalna e aragonese.

Ingredienti:

  • 5 filetti di acciughe sott'olio
  • 2 pomodori
  • 2 spicchi aglio
  • 2 peperoni gialli
  • 2 peperoni rossi
  • 4 cipolla rossa
  • 4 carote
  • q.b. olio extravergine d'oliva
  • Sale
  • Pepe
  • Menta tritata
Lavate e asciugate le verdure, tagliatele a striscie larghe un dito e adagiatele su una placca coperta da carta da forno, ungetele leggermente d'olio e spolveratele con sale, pepe e un cucchiaino di menta trirata. Arrostitele nel forno, già caldo, a 200 gradi per 50  minuti.Quando tutte le verdure sono pronte, lasciatele intiepidire poi conditele in una ciotola con l'aglio tritato, un filo d'olio e i 5 filetti di acciughe. Mescolare e servire.

Song "I Pur A Spell On You" Credence Crealwater Revival


Grazie in gran parte alla voce ruvida e inimitabile di John Fogerty e ad una creatività senza fondo i Creedence Clearwater Revival sono stati una delle band americane che ha avuto più successo degli anni Sessanta e nei primi anni Settanta. I CCR sono la base fondamentale del rock, la sua essenza. Facevano canzoni o riprendevano canzoni dal country-rock n'roll di vent'anni prima; il punto è che le suonavano in modo diverso. John Fogerty e suo fratello Tommy sono cresciuti a Berkeley, dove John studia pianoforte e all'età di 12 anni  ottiene la sua prima chitarra. Ha conosciuto i compagni di band Cook e Clifford presso la scuola elementare di El Cerrito, e nel 1959 il gruppo si esibisce nei piccoli locali della città  come” Tommy Fogerty & the Blue Velvet”. Nel 1964 il quartetto firma per la Fantasy Records di San Francisco, dove Tom lavorava come impiegato di imballaggio e spedizione. L'etichetta gli cambia il nome in "Golliwog"e il gruppo comincia a sfornare singoli. "Brown-Eyed Girl" ha venduto 10.000 copie nel 1965, ma i follow-up sono stati dei flop. Il successo è arrivato dopo aver cambiato nuovamente nome al gruppo in Creadence Clearwater Revival, nel 1967, grazie alle cover di Dale Hawkins "Suzie Q" e Screamin 'Jay Hawkins "I Put a Spell on You" . Con l'uscita di "Bayou Country" i Creedence è diventano la band rock più popolare in America. A partire da "Proud Mary" (numero due, 1969) b / w "Born on Bayou", i Creedence hanno dominato le classifiche per due anni senza deludere la frangia anticommerciale del pubblico rock. I quattro hanno spesso affrontato questioni politiche e culturali, e sono apparisi al Woodstock Festival. I CCR hanno sfornato sette grandi singoli di successo dal 1969 al 1970, tra cui "Bad Moon Rising" (numero due, 1969), "Green River" (numero due, 1969), "Fortunate Son" (numero 14, 1969) Corner "(numero tre, 1969)," Travelin 'Band "(numero due, 1970)," Up Around the Bend "(numero quattro, 1970), e" Lookin' Out My Back Door "(numero due, 1970). Ma il dissenso interno, nato soprattutto dal ruolo dominante di John Fogerty, ha cominciato a farsi sentire all'inizio degli anni '70. Tom esce dal gruppo nel gennaio 1971, un mese dopo l'uscita di “Cosmo's Factory”che è diventato il quinto album di platino del gruppo. I Creedence hanno continuato come un trio, a fare tour in tutto il mondo; Live in Europe fu il risultato registrato.  John Fogerty si convinse che la formazione necessitava di una maggiore equità e democrazia così decise di attuare i suoi propositi in vista della registrazione del successivo album, "Mardi Gras": dei dieci brani che compongono il disco, tre furono scritti e interpretati da ognuno dei componenti superstiti e un decimo sarebbe stato un pezzo di revival (si tratta della reinterpretazione del classico Hello Mary Lou). I buoni propositi, però, si rivelarono fallimentari: l'album fu definito dalla critica come il peggior disco mai prodotto da una major-band americana. I Creedence si sono  sciolti nell'ottobre del 1972 . Di tutti i componenti, solo John Fogerty, seppur dopo un inizio zoppicante, sarebbe riuscito a sfondare come solista, dopo lo scioglimento del suo gruppo. Tom Fogerty ha pubblicato alcuni album solisti  e con la sua band Ruby, e ha lavorato occasionalmente nei primi anni settanta con l'organista Merle Saunders e chitarrista Grateful Dead Jerry Garcia. Sia Tom Fogerty, sia Doug Clifford cercarono di sfruttare, in seguito, l'ondata revival: Tom fondò i Creedence Clearwater Revived, e Doug (con Stu Cook) creò il gruppo Creedence Clearwater Revisited. John Fogerty non vi aderì mai. Poco dopo Tom si trasferisce in Arizona alla metà degli anni Ottanta dove muore per una crisi respiratoria causata dall'AIDS nel 1990 all'età di 48 anni.



domenica 23 luglio 2017

Cestini di mozzarella ripieni.



Questa ricetta è perfetta per gustare qualcosa di leggero e fresco in queste giornate di caldo torrido!

Ingredienti:

  • 4 mozzarelle
  • 1 sedano coste (gambo)
  • 2 carote
  •  2 cetrioli
  •  1 cipollotti
  • 1 avocado 
  •  5 cucchiai olio di oliva extravergine
  • 12 pomodori ciliegina
  • 6 foglie di basilico
  •  q.b. succo di limone
  •  1 spicchio aglio
  • 1 cucchiaio di salsa di soya
  • q.b. sale
  • q.b pepe
Marinate le verdure. Lavate e mondate le carote, i cetrioli, l'avocado e il sedano; riducete le verdure a cubetti. Lavate e asciugte i pomodori ciliegini e tagliateli a spicchi o a pezzetti. Pulite il cipollotto, tenendo anche la parte verde tenera e tritate tutto finemente. Riunite tutte le verdure in una ciotola e condite con 4 cucchiai di olio extravergine di oliva, sale, pepe, succo di limone e salsa di soya. Aggiungete lo spicchio d'aglio schiacciato e le foglie di basilico spezzettate. Mescolate e lasciate marinare tutte le verdure in frigo per circa 30 minuti. Sgocciolate 4 grosse mozzarelle e asciugatele con un panno da cucina pulito, poi scavale al centro con un coltellino o uno scavino, in modo da formare una grossa cavità, ma lasciandole intere, proprio come cestini.
Riempite i cestini di mozzarella con l'insalatina preparata, guarnite con qualche ciuffo di basilico e irrorate con l'olio extravergine di oliva rimasto. Servite i cestini di mozzarella ripieni freddi.

Song: "Reach Out (I'll Be There)" The Four Tops



Queste leggende Motown si sono incontrate alla scuola superiore e hanno trascorso più di quattro decenni senza un unico cambiamento di line up. Negli anni, sono diventati uno dei gruppi top della scena soul di Detroit classificandosi con i Temptations e le Supremes come maggiori hitmakers per la Motown. Dal 1964 al 1967, i Four Top hanno registrato alcune delle più grandi composizioni della squadra Holland-Dozier-Holland, tra cui "Reach Out, I'll Be There", " Standing in the Shadows of Love "I Can't Help Myself (Sugar Pie, Honey Bunch)," Bernadette "," Baby I Need Your Loving ". 
I Four Tops nascono nel 1953 quando tutti i membri  frequentano la scuola superiore a Detroit  Il gruppo è costituito da Levi Stubbs, Abdul Fakir, Renaldo “Obie” Benson e Lawrence Payton che suonando per caso ad una festa di compleanno capirono di essere in grado di far ballare il pubblico.
Vengono scritturati dalla Chess: il singolo "Kiss me baby" si rivela un insuccesso e il gruppo passa alla Columbia, per poi passare nel 1963 alla nuova etichetta di Berry Gordy, la Motown. Riescono a realizzare un LP di debutto, Breaking Throught, per poi passare a collaborare con il trio produttivo Holland-Dozier-Holland che tira fuori il potenziale soul del quartetto. Finalmente nel 1964 – dopo diversi tentativi - il gruppo riesce a raggiungere le classifiche con "Baby I need your loving", seguita l’anno successivo da grandi successi come "Ask the Lonely", "I Can't help myself (sugar pie, honey bunch)". Nell’inverno del 1966 i Four Tops raggiungono l’apice con "Reach out, I'll be there", che diventa uno dei singoli più venduti della Motown.
Alla fine del 1967 Holland-Dozier-Holland lascia la Motown a causa di una disputa finanziaria e i Four Tops sembrano inizialmente risentire di questa separazione: lasciano infatti anche loro l’etichetta nel 1972 a favore della ABC-Dunhill, dove incontrano i produttori e autori Dennis Lambert e Brian Potter, che ricreano con il gruppo il suono della Motown. Il loro primo singolo, "Keeper of the castle", diventa un grande successo, come "Ain't no woman (like the one I've got)" del 1973. Dopo un ultimo album con la ABC nel 1978, le classifiche sembrano essere lontane per il gruppo, almeno fino al 1981 quando il singolo "When she was my girl" diventa primo nelle classifiche di vendita, favorendo l’album Tonight!
I Four Tops ritornano alla Motown nel 1983, per il venticinquesimo anniversario della casa discografica, compiendo un lungo tour con i Temptations. Inoltre, registrano un doppio album che però non vende molto bene, deteriorando il rapporto con l’etichetta. Successivamente il gruppo passa alla Arista, con cui realizzano nel 1988 il loro ultimo successo, "Indestructible" .
Il gruppo viene inserito nella Rock and Roll Hall of Fame nel 1990, continuando a esibirsi dal vivo. La morte di Lawrence Payton nel 1997 segna la fine dei Four Tops.


domenica 16 luglio 2017

Girelle con spinaci e ricotta al forno.



Questa ricetta è una rivisitazione dei classici cannelloni al forno. Ho pensato che trasformarli in girelle e di condirli con una salsa di pesto e besciamella per rendere il piatto più scenografico e gustoso!

Ingredienti:
  • 4 uova
  • 400 gr di farina 00
  • 400 gr di spinaci lessati
  • 200 gr di ricotta fresca
  • 50 gr di parmigiano grattugiato
  • 200 gr di prosciutto cotto
  • 500 gr di pesto
  • 150 gr di besciamella
  • 1/2 cipolla bianca
  • 1 spicchio d'aglio
  • 3-4 foglie di basilico
  • sale q.b.
  • olio q.b.


 Ingredienti per la besciamella:
  • 100 gr di burro
  • 100 g farina 00
  • 1 pizzico di sale fino
  • Noce moscata da grattugiare q.b.
  • 1 lt di latte intero

Su una spianatoia disponete la farina a fontana, riempiti il centro con le uova. Amalgamate il tutto fino ad ottenere un impasto omogeneo, e lasciatelo riposare, coperto con un panno per 30 minuti.
Preparate la besciamella: mettete a scaldare in un pentolino il latte (il latte deve essere fresco e intero) a parte fate sciogliere i 100 g di burro a fuoco basso poi spegnete il fuoco e aggiungete i 100 g di farina tutta in una volta mescolando con una frusta per evitare la formazione di grumi. Poi rimettete sul fuoco dolce e mescolate fino a farla diventare dorata. Avrete così ottenuto una roux ; aromatizzate il latte con la noce moscata e un pizzico di sale (potete fare queste operazioni anche come ultimo passaggio, quando la besciamella sarà pronta); versate poco latte caldo sul roux per stemperare il fondo ,poi unite anche il resto, mescolando energicamente il tutto con la frusta. Cuocete 5-6 minuti a fuoco dolce finché la salsa si sarà addensata e inizierà a bollire. Con questa ricetta otterrete una densità media ; se volete una besciamella più liquida dovrete diminuire la dose di burro e farina; per una besciamella più densa dovrete al contrario aumentare la dose di burro e farina.
Con il mattarello tirate una sfoglia sottile.
Tritate la cipolla, fatela appassire in una padella, quindi ripassate gli spinaci che avrete ben strizzato. Salate e fate insaporire per 10 minuti.
Preparate il ripieno: in una ciotola mescolate le spinaci con la ricotta schiacciata e il parmigiano, amalgamando bene il tutto.
Tagliate la sfoglia in due rettangoli delle stesse dimensioni. Disponete in uno strato il ripieno di spinaci. Arrotolate la pasta su sè stessa formando due rotoli ripieni. Avvolgete ogni rotolo su un telo di stoffa (es: un tovagliolo), legate le due estremità con dello spago da cucina formando due grosse caramelle.
Portate ad ebollizione abbondante acqua salata e cuocete i due rotoli per circa 20-25 minuti.
Togliete i rotoli di pasta dall'acqua, tagliateli a fette in modo da ottenere delle girelle  di circa 1,5 cm, quindi disponentele su una pirofila dove avrete precedentemente versato metà del pesto con la besciamella. Coprite le girelle con il resto della salsa ed infornate a 200° per circa 15 minuti.

Servite ben caldo.

Album : "Hu Huh Her" PJ Harvey



Uh Huh Her, è il sesto album della dea Polly Jean. Il titolo è crudo. Gutturale ed enigmatico, Uh Huh Her non vuol dire niente. E potrebbe voler dire un sacco di cose.. È come se PJ Harvey, abbia guardato se stessa e i  sui modi sofisticati e cosmopoliti di “Stories From The City, Stories From The Sea” , e si fosse vergognata. Ha reagito togliendo il trucco, purificandosi di finiture e immergendosi in una grotta profonda per riconsiderare le cose. Ha voluto fare tutto da sola -composizione, produzione, registrazione, missaggio - e ha suonato tutti gli strumenti, con il solo aiuto di Head come assistente al mixing e di Rob Ellis per l'esecuzione delle parti di batteria e percussioni. Ne è scaturito un disco di demo (la stessa PJ ha ammesso di aver voluto conservare le registrazioni iniziali), ma sufficientemente curati da sembrare un prodotto finito. Una raccolta di confessioni in lo-fi, tenute assieme soprattutto dalla voce di Polly Jean, assurta ormai a un livello di maturità espressiva ragguardevole, e da un inconsueto mix di strumenti acustici ed elettronici Un alternarsi di slanci viscerali e ballate dolenti, all'interno delle dodici battute del blues.
In questo lp la musica di Pj Harvey si è ritirata nuovamente in semplicità primordiale su canzoni come "Who The Fuck?". Qui, i tamburi scheletrici si avvicinano con l'urlo distorto di Pj e con una linea di chitarra con una mente propria, superando gli White Stripes e Yeah Yeah Yeahs (due band che si sono fortemente ispirate a lei ) nel minimalismo punk-blues.
Si arriva al folk di "The Pocket Knife"dal  testo minaccioso" "Please don't make my wedding dress/ I'm too young to marry yet/ Can you see my pocket knife?/ You can't make me be a wife". mentre in "the Disperate kingdom of love" - uno dei pezzi più romantici di Uh Huh Her  puoi sentire il suo trasporto mentre racconta “ your mysterious eyes will not help you”
La vergogna, naturalmente, non è nulla di nuovo a Harvey. Le speranze gemelle del desiderio e della vergogna sono da tempo i punti di forza del suo lavoro, e in "Shame" riesce a cristallizzare perfettamente l’unione delle due. "La vergogna è l'ombra dell'amore", geme Pj, come in un restrittivo destino che accompagna la sua vita. Il contrasto tra il liquido abbandono nella voce di Harvey e la limitazione della musica è sublime. "It’s You"  rivela ancora più dispiacere che l'amore può esercitare, come fa in "The Darker Days Of Me And Him". «Voglio una terra dove nessuno è mai conosciuto», conclude infine. La felicità misurata “Stories from the City, Stories From the Sea” sembra averla abbandonata, lasciandosi dietro  solo una breve, serena strumentale "The End". È dedicata alla fine della storia con Vincent Gallo, all’epoca fiamma a della Harvey.
Per molti “Uh Huh Her” è un album di secondo livello, in cui PJ si è divertita a rivisitare suoni e idee dalle sue vecchie chitarre. Per me è un disco estremamente potente  che contiene più prospettive, personaggi e angoli di fotocamera che forse qualsiasi album PJ. E la lussuria, la rabbia, il male e la fiducia fanno nuovamente la loro danza senza tempo.

domenica 9 luglio 2017

Crostata al lemon curd.


Il lemon curd è una crema al limone  molto densa che può essere spalmata direttamente sul pane, o sulle fette biscottate, oppure utilizzata come crema per farcire o per decorare torte, biscotti e pasticcini.
La ricetta originale è inglese ed è molto facile e veloce da preparare. Per una crema lemon curd buonissima il segreto sono i limoni, che devono essere saporiti e biologici. Io l’ho usata per farcire una crostata..

Ingredienti frolla per una teglia diametro 28:
  • 300 grammi di farina,
  • 150 di burro (ammorbidito)
  • 100 grammi di zucchero
  •  2 tuorli d'uovo
  • 2 cucchiai di latte
  • scorza grattugiata di limone 
  • un pizzico di sale

Ingredienti per un vasetto da 400 ml di lemon curd:
  • 3 limoni medi più la scorza grattugiata di uno
  • 3 uova intere
  • 1 cucchiaino di amido (o fecola)
  • 170 grammi di zucchero,
  • 60 grammi di burro.

Per prima cosa preparate il lemon curd: spremete i limoni filtrando il succo con un colino e aggiungete la scorza grattugiata e tenete da parte. Stemperate sul fuoco a fiamma bassa e in un tegamino il burro e unite lo zucchero rigirando con una frusta a mano. Togliere dal fuoco e aggiungere gli altri ingredienti, rigirare energicamente sempre con la frusta a mano e riporre a fiamma bassa fino a fare addensare. Rigirare con un cucchiaio di legno. Fare raffreddare
Ora preparate la frolla: lavorate il burro a crema con lo zucchero con le fruste e a poco a poco aggiungere i tuorli, la farina il latte, la scorza di limone e il latte fino a ottenere un composto morbido da potere stendere facilmente. Toglietene dall'impasto un quarto e il rimanente stenderlo uniformemente su una teglia imburrata e infarinata. Stendere uno strato di lemon curd. Per creare le strisce stendete l'impasto messo da parte con un mattarello su un foglio di carta forno e tagliate con il  coltello
Disponete le strisce e infornate in forno caldo a 180° per mezz'ora circa. A cottura ultimata fate raffreddare completamente prima di toglierla dalla teglia

Song: "Every Little Bit Hurt" Brenda Holloway


Brenda Holloway era una bellissima adolescente californiana quando ha registrato per la leggendaria etichetta Motown negli anni '60. Ha pubblicato il suo primo singolo nel 1964, poco prima del successo esplosivo di Diana Ross & Supremes.  La Holloway ha scritto alcune delle sue canzoni - una rarità per una cantante donna di quegli anni- ed è anche stata la prima cantante proveniente dalla West Coast che ha firmato per la Motown. Meno di un decennio dopo, la società ha abbandonato le sue radici di Detroit e ha spostato la sua sede in California meridionale.

Brenda Holloway è nata nel 1946 a Atascadero, una città della Contea di San Luis Obispo, e si trasferì con la sua famiglia a Los Angeles quando era ancora una bambina. Gli Holloway si stabilirono nel quartiere dei Watts nel sud di Los Angeles , in una quartiere abitato da una  comunità prevalentemente afroamericana . Dimostrando un'attitudine precoce per la musica, Brenda ha iniziato a prendere lezioni di violino all'età di sette anni e ha imparato diversi altri strumenti, tra cui il pianoforte, il violoncello e il flauto. Ha anche iniziato a comporre melodie in giovane età, e anche se è stata completamente immersa nel genere classico come parte della sua formazione musicale, ha gravitato verso la musica pop nella sua adolescenza. A quattordici anni iniziò a cantare con la sorella minore Patrice, che di anni ne aveva dodici e registrarono il loro primo singolo "Do the Del Viking". Nel corso dei successivi tre anni, le due sorelle  hanno registrato una serie di canzoni che sono uscite sulle etichette locali di Los Angeles e sono diventate hit in piccole radio della  Southern California.
La Holloway era alle superiori nel 1964 quando Hal Davis, il suo manager, la prenotò per un'apparizione in una convention nazionale dei dj radiofonici tenutosi all'ambasciata di Los Angeles. Davis sapeva che Berry Gordy, fondatore di Motown Records, probabilmente sarebbe stato presente e sperava che avrebbe potuto progettare un incontro tra Brenda e il talentuoso magnate di Detroit che stava dando grande dignità e risalto alla musica afroamericana negli Stati Uniti. Alla convention la Holloway cantò "My Guy", il più recente successo Motown per la sua prima solista femminile, Mary Wells. Berry Gordy arrivò e dopo il concerto, le disse “Mi piace il tuo modo di cantare”; lei non lo riconobbe, lo ringraziò per il complimento e disse " Mi scusi, non posso chiacchierare con lei, sto aspettando Berry Gordy" " Cara, io sono l'uomo che stai aspettando" e per tutta risposta le offrì di firmare per la Motown. Brenda rispose “ Chiami mia madre, le dica di venire, di mettersi il più bel vestito che ha e firmiamo questo contratto!”
La Holloway è stato la prima artista della West Coast che ha mai firmato per  la Motown e il suo primo singolo è stato registrato in uno studio di Los Angeles e pubblicato nel maggio del 1964. La canzone era "Every Little Bit Hurts" scritta da Ed Cobb, e ha subito raggiunto il numero tredici, rendendolo il primo successo di Motown prodotto al di fuori del suo mitico studio di Hitsville, USA a Detroit. Ma Brenda era scontenta della scelta del brano. Dopo aver abbandonato il corso musicale del Compton Community College, andò a Detroit per registrare presso gli studi di Motown. Il processo si è rivelato difficile, perché le sue idee e suggerimenti non erano considerati dalla squadra di cantautori e produttori Motown.
Brenda Holloway è stata il più grande successo femminile dell’etichetta nel periodo pre Supremes, che con la loro "Where did our love go?" si consacrarono come regine della Motown . Più tardi nel 1964 le Supremes continueranno ad avere una serie di hits e diventano il gruppo più remunerativo della casa discografica per il resto del decennio. La Holloway si sentì spodestata, anche se durante l’apertura di un concerto dei Temptation ebbe una standing ovation per un suo assolo di violino. Ma era stata avvertita da un membro dei Temptation di non tornare per un bis nonostante gli applausi della folla. "Sembrava che fossi una minaccia per loro, perché ero un tipo diverso di artista”  . La sua dizione era impeccabile, e Gordy diceva che Diana Ross ascoltasse i nastri di Holloway per affinare la propria pronuncia. Probabilmente il fatto che venisse da  Los Angeles con un l'imprinting musicale classico l'ha allontanata dagli altri artisti Motown,nati e cresciuti a Detroit, che per errore la percepirono come proveniente da una classe media e snob, molto distante dalla loro.
 Le successive hit di Holloway, "When I'm gone" e "Operator" del 1965, sono stati scritte e prodotte da Smokey Robinson. Nel 1965 lasciò Detroit e tornò a vivere a Los Angeles. Pochi giorni dopo il suo trasferimento, è entrata a far parte nel più grande tour di quell'anno come opening act per i Beatles e ha guadagnato un posto nella storia della musica come l'unica performer femminile che abbia aperto un concerto per la band britannica in tour.
La Holloway ha avuto alcuni successi minori per Motown, tra cui "You've Made Me So Very Happy " nel 1967, che ha scritto con sua sorella Patrice. Due anni dopo, fu coverizzata dalla band Sweat Blood & Tears e raggiunse il numero due nella classifica USA. Lei e sua sorella nel 1968 hanno anche cantato il backup sulla cover dei Beatles "With a little help from my friend", eseguita da Joe Cocker. Nello stesso anno esce  il suo secondo album, “The Artistry Of Brenda Holloway”. Nel 1968 Brenda Holloway decise di lasciare la Motown, stanca di essere messa in obra da Diana & Co. Si sposò con un ministro evangelico ed ebbe tre figlie. Tornò all'attività musicale brevemente nel 1980 con un album evangelico su Birthright Records. Più tardi in quel decennio, ha fatto alcune registrazioni in Gran Bretagna e ha pubblicato il suo quinto album, My Love Is Your Love, nel 2004. Altri artisti successivamente coverizzarono le sue hit e, partendo da "Every Little Bit Hurts", primo singolo che odiava, registrato da Funkadelic, Clash, Jam, e Alicia Keys ..