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lunedì 20 febbraio 2017

Insalata tiepida con cavolini di Bruxelles, frutta secca e arance.



I cavolini di Bruxelles sono una verdura nutriente e versatile. Abbondano di vitamine (C e K) e contengono antiossidanti che ci aiutano a prevenire le malattie cancerogene. Grazie alla presenza di solfuro i cavolini eliminano anche le tossine dal nostro corpo. Ve li propongo come piatto unico, in insalata,  accompagnati da arance e frutta secca..

Ingredienti:

  • 150 gr cavolini di Bruxelles
  • 60 gr insalata mista
  • 1 arancia
  • 1 spicchio d'aglio
  • 2 cucchiai di granella di noci, nocciole e mandorle
  • Un cucchiaio di uvetta.
  • Sale
  • Olio extravergine d'oliva 
Lavare i cavolini e tagliarli a metà.  Tagliare l'aglio e metterlo a scaldare in padella con un filo d'olio, dopo qualche secondo aggiungere i cavolini, il sale e farli rosolare per un minuto. Tagliare l'arancia, spremerne metà e aggiungere al succo mezzo bicchiere d'acqua. Versare il succo ottenuto nella padella, far sfumare, abbassare la fiamma e coprire con un coperchio. Cuocere i cavolini fino a che il succo non si è consumato (devono rimanere comunque croccanti) e a fine cottura aggiungere i cucchiai di granella mista e l'uvetta. Amalgamare bene il tutto e trasferire in un piatto aggiungendo l'insalata, l'altra metà dell'arancia sbucciata e tagliata in piccoli pezzi, olio e sale...





Ecco una delle canzoni dei Kinks che amo di più, un piccolo capolavoro di tre minuti che è riuscito a fondere le necessità commerciali di una single hit con uno stile personale e intimista. Waterloo Sunset nasce come tributo a Londra : Ray Davis scrive della sua città e della zona a cui lo legano molti ricordi. Da ragazzino aveva subito una tracheotomia nell’ospedale di St. Thomas e le infermiere lo accompagnavano su un terrazzo a guardare il Tamigi. Da studente attraversava il ponte di Waterloo ogni giorno per raggiungere l'istituto d'arte a Croydon,; i suoi genitori lo portavano lì da piccolo a guardare lo Skylon, la grande torre costruita per il Festival of England. E la scrive anche pensando alla sua ex moglie Rose, e ai sogni sul futuro che immaginava con lei  quando passeggiavano in riva al Tamigi. Il testo della canzone descrive un narratore solitario mentre osserva (o immagina) due amanti, tali Terry & Julie, che attraversano un ponte, e malinconicamente riflette sulla coppia, il Tamigi, e la Waterloo Station. I due innamorati riescono ad essere felici anche in mezzo allo squallore. Si è spesso detto che il brano fosse ispirato alla storia d'amore tra due celebrità inglesi dell'epoca, gli attori Terence Stamp e Julie Christie. Ray Davies negò assolutamente questa ipotesi nella sua autobiografia e ribadendo nel corso di un'intervista del 2008: «Si trattò di una fantasia su mia sorella e il suo ragazzo che dovettero emigrare per cercare fortuna all'estero». In un’intervista a Rolling Stone, suo fratello Dave Davis ha dichiarato che Ray sentiva questa canzone come una pagina del suo diario personale, ed era riluttante a condividerla col gruppo proprio perché la considerava troppo intima. Non arriverà al n.1 in Gran Bretagna ma resterà una delle canzoni più amate nel mondo del rock: Pete Towshend l'ha definita ‘divina, un capolavoro”, David Bowie, Perer Gabriel, Elliot Smith ne hanno realizzato una cover, Damon Albarn e Paul Weller la considerano la loro canzone preferita. Nel 2004 un sondaggio di una stazione radiofonica la proclamò la miglior canzone su Londra, mentre Time Out la dichiarò “l'inno della città” .

domenica 5 febbraio 2017

Biscotti all'avena


L'avena è una fonte di carboidrati a lenta digestione. Non provoca forti picchi insulinici. In questo modo fornisce al nostro organismo energia a lungo termine. L’ho usata per fare questi biscotti unendo scaglie di cioccolato al peperoncino e la combinazione degli ingredienti li ha resi un ottima alternativa ai classici biscotti “grancereale” del supermercato..

Ingredienti:

  • 200 g di fiocchi d’avena
  • 50 gr di margarina vegetale
  • 90 g di zucchero
  • 1 cucchiaino raso di bicarbonato
  • 100 g di farina 00 
  • 70 gr di cioccolato amaro al peperoncino (o quello che preferite!)

Pestate per pochi secondi i fiocchi d’avena in un mortaio, aiutandovi con un pestello, e metteteli in una ciotola. Aggiungete lo zucchero di canna, la farina setacciata, la margarina tagliata a pezzetti e il cucchiaino raso di bicarbonato. Sminuzzate grossolanamente il cioccolato e incorporatelo nell’impasto. Mescolate bene, sino a quando tutti gli ingredienti si saranno amalgamati tra di loro. Prendete un cucchiaio di impasto, conferitegli una forma tondeggiante e mettetelo su una placca foderata con la carta forno. Appiattitelo leggermente con il palmo della mano o il dorso di un cucchiaio, dopodiché procedete a formare gli altri biscotti, seguendo il medesimo procedimento. Fate cuocere i biscotti in forno preriscaldato a 170°C per circa 16-18 minuti, sino a quando diventeranno dorati. Sfornateli e gustateli freddi.

Song:"I Had Too Much To Dream Last Night" The Electric Prunes


Siamo a Los Angeles, è il 1966 e negli studi di Lèon Russell c'è una nuova band, gli Electric Prunes. Cinque ragazzi,James Lowe,  Ken Williams,  James "Weasel" Spagnola,  Mark Tulin,  Preston Ritter, che suonano sporco, essenziale, il genere che verrà in seguito battezzato "Garage rock" .La svolta per la loro carriera arriva alla festa di compleanno di un loro amico (marito di Annette Tucker, una delle autrici di Too Much to Dream), dove il gruppo incontra Dave Hassinger, un tecnico del suono della RCA che lavora con i Rolling Stones e con il quale si recano a Los Angeles. Hassinger decide di aiutare il gruppo a registrare un album, ma prima consiglia loro di analizzare il modo di suonare di gruppi come The Byrds e Beatles, così da avere punti di riferimento e ricercare un sound personale.
Dopo mesi di prove intensive viene pubblicato il singolo Ain't it hard/Little Olive e il gruppo viene messo sotto contratto dalla Reprise records . Mike Weakley rifiuta di firmare per la casa discografica e lascia il gruppo in favore di Preston Ritter. Il singolo Ain't It Hard non ha successo ma Hassinger da al gruppo diverse altre canzoni su cui lavorare, una di queste è I Had Too Much to Dream (Last Night), canzone che sarà definita dagli addetti ai lavori come "the weird one" (quella strana) e, supportata dal B-side Luvin, diventerà la prima hit estratta dal loro primo vero album, facendo conoscere il gruppo in tutta la costa pacifica verso la fine del '66.
La canzone , scritta dalle autrici Annette Tucker e Nancie Hounts, descrive un uomo che soffre di sintomi di una sbornia dopo aver avuto una relazione con la sua amante, dicendo che aveva "too much to dream" ieri sera. Titolo che è un gioco di parole con "too much to drink".  Nello studio di Russell il chitarrista Ken Williams sta sperimentando varie sonorità sulla Les Paul del '58, provando tutta una serie di effetti. Ma è l'ingegnere del suono a fare la "magia": riavvolge per caso il nastro e la suona al contrario. Il cantante si precipita in regia e gli chiede di metterla da parte. Quell'effetto diventerà l'intro della canzone sulla quale stanno lavorando.
"I Had Too Much To Dream Last Night" introduce tutta una serie di effetti elettronici, chitarre fuzz tone, effetti psichedelici a quei tempi quasi sconosciuti. Il brano verra scelto da Lennon Kaye (produttore del disco e futuro chitarrista di Patty Smith) per aprire "Nuggets: Original Artyfacts from the First Psychedelic Era, 1965–1968 , una raccolta di singoli garage rock e psichedelici usciti negli Stati Uniti nella seconda metà degli anni 60 pubblicato nel 1972 in formato doppio LP dall'etichetta Elektra.